Oggi più che mai la medicina risente di forti tensioni, ingenerate anche dai suoi fallimenti di fronte a malattie ancora incurabili, soprattutto quando diventa troppo tecnologica, meno attenta all’ascolto del paziente. Da qui il successo della medicina alternativa che comprende un variegato sistema di pratiche per molte delle quali, quando sottoposte a verifica sperimentale, è stata ravvisata l'inefficacia e per talune di esse anche la pericolosità. La comunità scientifica, per far capire la differenza tra il mondo della ricerca e i venditori di speranze, è scesa in campo contro i ciarlatani della salute per aiutare i cittadini a diffidare delle “cure miracolose” per i tumori e dare il giusto peso alle pubblicità sugli integratori alimentari che nella maggior parte dei casi non fanno niente, né in bene né in male. La medicina dei trapianti pone profonde problematiche relazionali in un contesto di solidarietà sociale. Oggi è una realtà in grado di curare malattie altrimenti mortali, gravata però dal divario tra la quantità di organi richiesti dai pazienti in lista d’attesa e quella degli organi offerti dalla donazione cadaverica. Questioni sono state sollevate sui criteri dell’accertamento della morte, mentre nei trapianti “samaritani” da donatori viventi consanguinei o estranei, occorre stabilire i principi di non lesività e proporzionalità, libertà e gratuità. Grandi aspettative vengono anche dalle cellule staminali che potrebbero rappresentare la soluzione alla carenza di donatori. I disturbi del comportamento alimentare sono nella maggior parte dei casi correlati a patologie psichiatriche, prevalenti nel sesso femminile e sempre più frequenti nel periodo dell’adolescenza. La causa è un rapporto disfunzionale con il cibo con aspetti clinici che vanno dall’anoressia alla bulimia, situazioni opposte che però hanno in comune l’influenza ingiustificata che la forma e il peso del corpo hanno sull’autostima. Obiettivo della medicina è analizzare l’origine psicologica di questi disagi e individuarne i fattori di rischio, in particolare quelli di origine sociale e famigliare, nonché offrire al paziente le opportunità formative volte ad un corretto stile di vita e ad un giusto binomio cibo-salute. L’obiezione di coscienza interviene quando viene a verificarsi un contrasto tra la norma esterna, giuridica, e la norma interna, cioè la norma morale. Filosofi, giuristi e magistrati hanno spiegato su quali basi filosofiche, giuridiche e di diritto positivo si fonda il diritto all’obiezione di coscienza, costituzionalmente garantita.

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