Obiettivo n.1 del progetto di ricerca con la Fondazione Matarelli è lo sviluppo di database. Nell’anno 2016 la ricerca dell’Unità di Varese è sta concentrata sullo sviluppo di un database internazionale sulla mielofibrosi post-policitemia vera e post-trombocitemia essenziale. Nel 2017 abbiamo utilizzato il database per generare studi clinici.
E’ inoltre quasi a termine il progetto di un database web-based (RedCap) per lo studio delle neoplasie mieloidi sviluppato in collaborazione con l’Università di Pavia (Facoltà di Ingegneria) che sarà diffuso a livello della Rete Ematologia Lombarda per la raccolta integrata di informazioni cliniche e molecolari su tali malattie a livello lombardo.
Obiettivo n.2 del programma di ricerca è quello di valutare la presenza di mutazioni driver e mutazioni addizionali in pazienti affetti da neoplasie mieloidi con tecnologia NGS (Next-Generation Sequencing). Per tale finalità stiamo utilizzando strumentazione MiniSeqTM System, disponibile in ateneo per la ricerca ematologica. Questa tecnologia, che permette il sequenziamento di molti geni contemporaneamente e a costi inferiori rispetto all’approccio tradizionale (sequenziamento di Sanger), è stata scelta per identificare le varianti somatiche dei geni coinvolti nelle neoplasie mieloidi. Lo studio dell’assetto mutazionale di questi pazienti è necessario per ipotizzare i meccanismi molecolari alla base della patologia, per stratificare i pazienti in classi di rischio e per identificare una correlazione genotipo-fenotipo clinico. Nel 2017 abbiamo finalizzato la piattaforma NGS per le neoplasie mieloidi inizialmente con il sistema Illumina e a seguire con Sophia Genetics. Sono state pertanto acquisite alcune strumentazioni e prodotti accessori necessari per effettuare la preparazione dei campioni e per il sequenziamento. E’ stato raccolto materiale genetico sui pazienti previo consenso informato. Il sangue periferico dei pazienti con neoplasie mieloidi, tramite gradiente di densità con Ficoll, è stato separato lo stesso giorno del prelievo nelle diverse popolazioni cellulari; dalle cellule polimorfonucleate è stato estratto il DNA rappresentativo della patologia mentre dalla frazione di cellule mononucleate sono stati selezionati positivamente i linfociti T mediante biglie magnetiche coniugate con anticorpi anti-CD3 (Dynabeads CD3, Invitrogen). Il DNA estratto dai linfociti T è stato utilizzato come controllo costituzionale. Il confronto tra lo stato mutazionale del DNA somatico e di quello costituzionale permette l’identificazione delle varianti somatiche rilevanti per la malattia.
Obiettivo del progetto è pubblicare informazioni nuove. Nel 2017 il contributo scientifico si è svolto attraverso la pubblicazione di diversi lavori sull’argomento.
- Passamonti F, Giorgino T, Mora B, Guglielmelli P, Rumi E, Maffioli M, Rambaldi A, Caramella M, Komrokji R, Gotlib J, Kiladjian JJ, Cervantes F, Devos T, Palandri F, De Stefano V, Ruggeri M, Silver RT, Benevolo G, Albano F, Caramazza D, Merli M, Pietra D, Casalone R, Rotunno G, Barbui T, Cazzola M, Vannucchi AM.
A clinical-molecular prognostic model to predict survival in patients with post polycythemia vera and post essential thrombocythemia myelofibrosis. Leukemia. 2017 Dec;31(12):2726-2731.Commento. Questo lavoro è stato finalizzato a generare il primo modello prognostico nella mielofibrosi post policitemia vera e post trombocitemia essenziale. Lo studio effettuato su 650 pazienti genotipizzati. I parametri che entrano nel modello (MYSEC-PM) sono l’età, l’emoglobina, la conta piastrinica, la presenza di sintomi sistemici e lo stato mutazionale. Ne risultano 4 categorie con attesa di sopravvivenza differente.
- Passamonti F, Mora B, Giorgino T, Guglielmelli P, Cazzola M, Maffioli M, Rambaldi A, Caramella M, Komrokji R, Gotlib J, Kiladjian JJ, Cervantes F, Devos T, Palandri F, De Stefano V, Ruggeri M, Silver R, Benevolo G, Albano F, Caramazza D, Rumi E, Merli M, Pietra D, Casalone R, Barbui T, Pieri L, Vannucchi AM.
Driver mutations’effect in secondary myelofibrosis: an international multicenter study based on 781 patients.
Leukemia. 2017 Apr;31(4):970-973.Commento: Lo studio è stato effettuato su 650 pazienti genotipizzati per le mutazioni driver e finalizzato a studiare le correlazioni tra genotipi e fenotipo clinico. Ad esempio, i pazienti triplo negatici hanno un maggior rischio di evoluzione in leucemia acuta e vi sono differenze in termini di sopravvivenza.
- Maffioli M, Mora B, Passamonti F.
Polycythemia vera: from new, modified diagnostic criteria to new therapeutic approaches. Clin Adv Hematol Oncol. 2017 Sep;15(9):700-707.Commento: questa review è stata richiesta per definire i nuovi parametri di diagnosi prognosi e terapia della policitemia vera.