Al reparto omonimo dell’Ospedale di Circolo di Varese.
A dirigerlo è il professor Francesco Passamonti
Occuparsi di Ematologia ad alto livello e avere dei focus scientifici che permettano di andare oltre alle terapie standard. Sono gli obiettivi che il professor Francesco Passamonti persegue dal 2010, da quando è stato chiamato a dirigere la clinica di Ematologia all’Ospedale di Circolo di Varese. “Un reparto che in precedenza non esisteva” – spiega – “e che oggi è diventato centro di eccellenza in Italia per la cura delle neoplasie mieloproliferative, quali policitemia, trombocitemia e mielofibrosi”.
Il centro si occupa di tutte le patologie oncologiche inerenti l’Ematologia: cura le leucemie acute e croniche, i mielomi, e i linfomi oltre alle malattie ematologiche non oncologiche quali anemie e piastrinopenie. È in grado di offrire ai pazienti approcci terapeutici innovativi con farmaci nuovi e sperimentali.
“Ciò che, da un punto di vista scientifico, caratterizza il nostro gruppo è l’aver partecipato – nel 2005 – alla scoperta della prima mutazione del gene che determina alcune neoplasie mieloproliferative croniche come la mielofibrosi, la policitemia e trombocitemia essenziale” – afferma il professor Passamonti -. “Nel 2007 abbiamo iniziato a studiare la terapia – come Ruxolitinib (ora disponibile per i pazienti anche in Italia) – specifica per queste malattie. Da quando siamo a Varese abbiamo anche eseguito trail clinici utilizzando farmaci personalizzati e di nuovissima generazione, in combinazione per ottenere maggior numero di risposte cliniche per i pazienti affetti.”.
Il centro, in collaborazione con altre realtà europee e statunitensi, ha all’attivo anche programmi sperimentale di terapia per le leucemie acute che presentano mutazioni di FLT3 e IDH e terapie di combinazione con inibitori di checkpoint immunitari. Per quanto riguarda i linfomi, abbiamo attivato terapie di prima linea chemioterapia- free.
Un gruppo dunque che offre cure ma anche ricerca ad alto livello, conducendo studi translazionali finalizzati a valutare il reale impatto della scoperta delle mutazioni sullo sviluppo e la progressione della malattia e sulla risposta alla terapia. “Una ricerca che per definizione è internazionale e quindi condivisa con altre istituzioni” – prosegue Passamonti -. “In particolare, in Lombardia, siamo i coordinatori della commissione leucemie croniche della Rete Ematologica Lombarda (REL), network di eccellenza di ricerca e clinica. Abbiamo il compito di organizzare la diagnostica di queste malattie e il planning di terapia.”
L’apertura della Clinica Ematologica all’ospedale di Circolo di Varese rappresenta, non da ultimo, un importantissimo servizio alla popolazione, laddove poter curare i malati sul territorio di appartenenza è un gran passo avanti per il sociale. “Fare Ematologia in un momento di ristrettezze come questo è stato possibile grazie all’aiuto della popolazione all’AIL-Varese Onlus (Associazione Italiana per la lotta alle leucemie, di Varese), alla Fondazione Rusconi di Varese e alla Fondazione Matarelli di Milano. AIL-Varese in modo particolare da tempo si impegna a sostenere l’Ematologia di Varese migliorando e potenziando i reparti di degenza e supportando la ricerca scientifica”, conclude il professore.